Tre punti d’oro a Braunschweig

09/03/2015 Bundesliga |  Autore: Sergio Sorce

Eintracht Braunschweig-St. Pauli 0-2

Era il 20 dicembre quando il 3-1 contro l’Aalen ci fece passare un bel Natale sperando di sterzare il corso della nostra stagione. La svolta definitiva forse non è ancora arrivata ma il lavoro di Lienen sta portando i suoi frutti. Prima di tutto la squadra non mostra più i cali di concentrazione visti nel girone d’andata e lo dimostrano i 4 gol incassati in 7 partite, inversione di tendenza rispetto alla media precedente il suo arrivo.

Ha lavorato sulla mente dei giocatori, è ripartito da alcune certezze come Daube e Koch mediani preoccupati più di coprire la linea difensiva che assistere gli avanti, ha dato piena fiducia a Thy e Rzatkowski, con qualche variazione sul tema, ha preferito Himmelmann tra i pali ma soprattutto considera la coppia Sobiech e Gonther un dogma difensivo e non è un caso se la vittoria porta la loro firma.

Rimangono i limiti offensivi di una squadra povera di qualità e priva di un bomber capace di risolvere le partite ma Lienen ha dimostrato che si può raggiungere la salvezza compensando queste mancanze con massima attenzione, linee corte e furore in ogni zona del campo. Quando sullo 0-2 i pirati non hanno concesso un centimetro all’Eintracht si è capito che il digiuno sarebbe finito.

Il match in verità si apre con ritmi soporiferi e anche se l’avversario è sicuramente di un altro spessore la nostra manovra è lenta e prevedibile; il solo Rzatkowski non basta a cambiare marcia e le sue iniziative, scarsamente supportate dai compagni, si infrangono sul muro gialloblu.

Ma tra i 23.000 del Eintracht Stadion ci sono gli instancabili seguaci del Jolly Roger e, sospinti dal loro incessante tifo, capitan Gonther ci porta in vantaggio grazie a una splendida scelta di tempo su calcio d’angolo, al 24° il suo colpo di testa vale lo 0-1!

La reazione dell’Eintracht è immediata ma il gol ci dà la forza necessaria per reggere l’urto e al 37° Thy spreca addirittura il raddoppio quando calcia debolmente invece di premiare l’inserimento di Rzatkowski.

Al 42° Himmelmann risponde presente sulla botta da fuori di Kessel e un minuto più tardi sul colpo di testa poco pericoloso di Correa.

La ripresa si apre con un’incursione di Omladic disinnescata da Himmelmann e la fuga di Nothe che, appena dentro l’area, rientra di destro ma non inquadra la porta. Si vede che abbiamo finalmente cambiato pelle perché a questo punto invece di arretrare teniamo alto il baricentro sfiorando il raddoppio. Al 54° bellissima verticalizzazione di Daube per Thy che anticipa Gikiewicz con la punta del piede ma non riesce a imprimere la forza sufficiente al pallonetto, permettendo il recupero di Correia. Risposta ancora di Omladic con un diagonale velenoso fuori di poco.

Episodio chiave al 64° quando Correia viene ammonito per un brutto intervento su Rzatkowski; sulla susseguente punizione di Daube il più lesto è Sobiech che di testa incorna imparabilmente lo 0-2!

Il tentativo di Lieberknect di ridisegnare il suo Eintracht, inserendo Duker al posto di Berggren, risulta vano perché il St. Pauli non commette sbavature e si arriva così al liberatorio triplice fischio senza correre grossi rischi.

Non era facile reagire al brutto pareggio contro l’Aue e adesso l’obiettivo è regalare al popolo del Millerntor la prima vittoria casalinga del 2015 contro il Francoforte.

Ci sono voluti 76 giorni per tornare a vincere e forse l’abbiamo fatto nella partita meno attesa di questo ciclo. Cose che capitano ad Amburgo, anzi soprattutto a St. Pauli, dove il calcio ha un sapore speciale e la rincorsa per una faticosa salvezza non può che alimentare l’amore per questi colori!

Il pagellone

Himmelmann: spettatore non pagante di uno dei pomeriggi più tranquilli della sua carriera. Da una parte l’Eintracht crea pochi pericoli e dall’altra lui è bravo a scongiurarli con uscite alte sempre puntuali. Attentissimo sull’incursione di Omladic a inizio ripresa.  Voto 6,5: freddo

Kalla: non concede mai il fianco a Boland e quando Reichel prova a sovrapporsi non trova mai lo spazio per mettere il cross. Voto 6,5: insuperabile

Sobiech: entra in partita senza chiedere il permesso e quando in avvio il signor Dingert lo grazia per un’entrata troppo decisa lascia intendere che non ce n’è per nessuno. Stagione di alti e bassi senza mai tirarsi indietro e il terzo gol stagionale ci manda in estasi. Voto 7,5: fondamenta

Gonther: simbolo della scossa apportata da Lienen, è un altro giocatore rispetto a inizio campionato. Non abbassa la guardia un istante e nel secondo tempo con mestiere sbroglia un casino creato in area da Nielsen. Spacca la partita quando si pensava che fossimo venuti a giocare per il pareggio. Voto 7,5: capitano mio capitano

Halstenberg: si fa apprezzare quando ha gamba e brillantezza per spingere ma non è una di quelle giornate. Poco male perché l’imperativo è non concedere un metro a Omladic e se il russo gli scappa una sola volta è un buon segnale. Voto 6: guardingo

Koch: riesce puntualmente a disinnescare prima Hochscheidt e poi Zuck, è un giocatore che ama i duelli di spada e di fioretto e oggi non ne ha perso uno. Voto 6,5: paladino

Daube: ha dovuto arretrare vestendo i panni del classico mediano di centrocampo ma anche da lì sa rendersi prezioso. Disegna la traiettoria su calcio d’angolo per Gonther e pennella la punizione per il raddoppio di Sobiech, in mezzo uno splendido filtrante per Thy. Sa mandare i compagni in porta come pochi. Voto 7: piedino

Maier: non ha i 90 minuti nelle gambe e lo si vede da come perde smalto col trascorrere del match. Parte bene ma poi fatica a trovare i varchi giusti per colpire. Voto 6: polveri bagnate

(dal 62° Buballa: entra e due minuti dopo raddoppiamo. Buon per lui perché riesce a inserirsi a tempo nello spartito. Voto 6: preciso)

Rzatkowski: solita scheggia impazzita tra le linee. Ormai lo conoscono e subisce aggressivi raddoppi ma da uno di questi nasce la punizione del gol. Sa mettere lo zampino nel match anche senza finire sul tabellino. Imprescindibile dribblomane. Voto 6,5: peperino

(dal 85° Cooper s.v.)

Thy: gli si può imputare solo la scarsa concretezza sotto porta perché in quanto a chilometri percorsi non ha eguali. Spreca due ottime occasioni. Se lavorerà duro sulla precisione può cambiare la stagione. Voto 6,5: speranza

Nothe: tanto lavoro sporco e pochi palloni puliti. Pomeriggio difficile in cui sbuffa tra i centrali dell’Eintracht. E se fosse più temibile quando parte dall’esterno? Voto 6: dubbio

(dal 74° Verhoek s.v.)

Tabellino

Eintracht Braunschweig
Gikiewicz Reichel Kessel (dal 60° Hedenstad) Decarli Correia Omladic Boland Vrancic Hochscheidt (dal 60° Zuck)  Nielsen Berggren (dal 70° Duker) .
A disp. Petkovic Dogan  Sauer Seung-Woo Ryu.
All. Lieberknecht

St. Pauli
Himmelmann Kalla Sobiech Gonther Halstenberg Daube Koch Rzatkowski (dal 85° Cooper) Maier (dal 62° Buballa) Thy Nothe (dal 74° Verhoek).
A disp. Tschauner Ziereis Alushi Budimir.
All: Lienen

Reti: 25° Gonther, 65° Sobiech
Ammoniti: Daube, Koch, Correia, Decarli, Reichel,
Arbitro: Christian Dingert
Stadio: Eintracht Stadion
Spettatori: 23.000

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