Certezze rovesciate ad Aue

01/04/2017 Bundesliga |  Autore: Sergio Sorce

Poteva essere l’occasione di tracciare un solco più profondo tra noi e il trio di fondo e invece ci troviamo idealmente al bancone del Jolly Roger a bere una pinta amara come questa sconfitta.
Poteva essere l’occasione di dare continuità di risultati, nonostante prestazioni non sempre brillanti, e ci rimangono tra le mani i cocci di certezze che sembravano ormai acquisite.
Poteva essere l’occasione di respirare ossigeno e invece la nuvola di smog della retrocessione ci intossica di nuovo, sverniciati in classifica proprio dall’Aue.
La trasferta in Sassonia poteva essere molte cose e non lo è stato.

Si può tirare qualche conclusione però: non si può prescindere dalla qualità di Bohuaddouz davanti, dalle giocate speziate di Sahin e dalla concretezza di Nehrig in mezzo al campo. Marocco, Turchia e Germania: non a caso Amburgo è da sempre un porto aperto verso la contaminazione e senza questi tre ingredienti, diversi e complementari, faticheremo a mettere in tavola qualcosa all’altezza di questa cucina, rischiando di essere invitati a lasciarla. Tanto per deviare un attimo dal rettangolo di gioco. Qual che è certo è che non svenderemo la nostra identità come chef che demonizzano il dado e poi prestano il faccione alla pubblicità delle patatine. Dalle nostre parti si rifiuta di vendere il nome dello stadio a un brand, a costo di perdere un milione e mezzo di euro a stagione in sponsorizzazioni.
Chi di introiti sembra averne ricevuti parecchi sono gli avversari di ieri sera, che due stagioni fa ci ospitarono (e rifilarono una sonora sconfitta sotto il diluvio) in uno stadio microscopico, oggi in piena ristrutturazione.

Le note positive, poche, ci sono: ha dato più vivacità Schneider in venti minuti che Thy e Daehli in tutta la partita, Zeireis è in continua crescita e per una volta ha dato più sicurezza del totem Sobiech, Dudziak si dimostra più versatile di un coltellino svizzero.
A proposito di Dudziak, perché castrarlo in posizione di terzino? D’accordo, è facile parlarne a bocce ferme ma perché rinunciare all’uomo più abile negli inserimenti?
Nel secondo tempo Lienen se ne accorge e toglie Kalla, davvero scarico, per Schneider, abbassa Hornschuh, disorientato in mezzo al campo, e piazzandogli davanti Dudziak col chiaro intento di spingere.
E’ proprio da una scalata tardiva di Kalla su Hertner che nasce il gol al 28°; il cross del terzino arriva a Köpke che stoppa di petto e calcia al volo. La conclusione impatta su Ziereis, s’impenna e finisce nel radar di Adler che decide di provarci, e riuscirci, follemente in rovesciata: 1-0.
E’ il gol partita, e uno dei pochi brividi all’interno di 90 minuti poveri di contenuti, aperti dal colpo di testa di Sobiech e dalla punizione a fil di palo di Kvesic.
Il nostro miglior acuto arriva solo al 70° quando Schneider, imbeccato da Sobota, calcia al volo di sinistro timbrando la traversa.
Il conto dei legni lo pareggio proprio Kvesic, migliore in campo e autore poco prima di un sinistro velenoso, che scuote la traversa su punizione già oltre al 90°.
In mezzo poco altro. Il signor Schmidt fa infuriare l’Aue segnalando cinque minuti di recupero, al termine del quale Ziereis sfiora il pareggio consegnando tra le braccia di Männel l’ultimissimo pallone del match.

Martedì al Millerntor arriva il Sandhausen. Per batterlo servirà molto di più. E molto di più arriverà.

Il pagellone

Heerwagen: sulla rovesciata di Adler potrebbe essere più reattivo ma è un lampo inaspettato. E’ il primo e unico tiro nello specchio. Voto 6: frustrato
Buballa: trova Sobota in giornata no. Le sovrapposizioni si contano sulle dita di una mano. Il conto dei cross si ferma a uno, seppur al bacio, per Daehli. Voto 5,5: tranquillante
Ziereis: per una volta più affidabile di Sobiech. Il percorso di crescita prosegue a braccetto con la consapevolezza sulle palle inattive in fase offensiva. Voto 6: pollice verso
Dudziak: a metà del primo tempo taglia il campo e serve Buballa innescando l’unica vera azione manovrata dei pirati. Nella ripresa Lienen capisce l’antifona e gli restituisce la posizione ideale. Voto 6,5: leone in gabbia
Hornschuh: in mezzo al campo è a disagio come un metallaro a una serata electro minimal. Non tutta colpa sua, fa parte dell’azzardo tattico del mister. Anzi, ci prova pure con un bel destro dalla distanza. Voto 5,5: spaesato
Buchtmann: si chiede di più a un giocatore dalle sue qualità, soprattutto nelle partite in cui pochi altri possono darla. Si eclissa con l’avanzare del cronometro, sopraffatto dalla timidezza. Voto 5,5: fold
Kalla: in ritardo nell’azione che porta al gol, invisibile in fase offensiva. Pomeriggio da ficcare subito nel dimenticatoio. Voto 5: chi l’ha visto?
(dal 67° Schneider: 23 minuti a disposizione: una traversa, due incursioni sulla sinistra e calci d’angolo guadagnati. Abbastanza per meritare la titolarità. Voto 6: Why not?)
Sobota: è un vetro appannato in cui i disegni non lasciano traccia. Si ricorda solo il bel cross per Schneider. Troppo poco. Voto 5,5: spia rossa
(dal 72° Choi: potrebbe spaccare la partita, il fianco destro è quello più debole dell’Aue, ma si fa notare solo per una pretenziosa conclusione da lontano. Voto 6: insipido)
Daehli: nello stretto sembra un freestyler, a tratti. Il problema è che servono solo a vendere le scarpe. In concreto non si parla con Thy. I due non si cercano e spreca l’unica palla gol messa in mezzo da Buballa. Voto 5: vapore
(dal 86° Gonther s.v.)
Thy: chi scommetteva che il ritorno del figliol prodigo avrebbe sparigliato le carte si deve ricrede. Paga il poco spazio ottenuto in Bundes. E’ un puzzle da ricostruire. Voto 5: sù le maniche

Tabellino

FC Erzgebirge Aue
Männel – Kalig, Samson, Breitkreuz – Rizzuto (56° Kaufmann), Kvesic, Tiffert, Hertner – Nazarov (76° Soukou), Köpke (63° Bertram), Adler
Allenatore: Domenico Tedesco

FC St. Pauli
Heerwagen – Dudziak, Ziereis, Sobiech, Buballa – Buchtmann, Hornschuh – Kalla (67° Schneider), Möller Daehli (86° Gonther), Sobota (72° Choi) – Thy
Allenatore: Ewald Lienen

marcatore: 1:0 Adler (28°)
ammoniti: Tiffert, Soukou / Sobiech
arbitro: Markus Schmidt
stadio: Sparkassen-Erzgebirgsstadion
spettatori: 10.000

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