Ancora Verhoek, ancora tre punti!

05/03/2016 Bundesliga |  Autore: Sergio Sorce

Prima di raccontare come il destro di Verhoek abbia deciso la partita per una volta partiamo da una breve analisi del turno infrasettimanale. Una 24° giornata che ha visto il Monaco 1860 tornare prepotentemente in corsa per il discorso salvezza espugnando Kaiserslautern con una rete di Bulow al 18°. Chi continua a non sorridere è il Padeborn, fermato 0-0 a Karlsrhue, che rischia una clamorosa doppia retrocessione e il Duisburg, che riacciuffa al 92° una partita che sembrava persa a Francoforte (3-3). Di Meissner la rete che tiene acceso un lumicino di speranza a dieci giornate dalla fine.

Risalendo la classifica troviamo il Düsseldorf schiantato 3-0 da un Bochum poco incline a fare sconti; all’illusoria rete di Sararer rispondono il solito bomber Terodde (tredicesimo gol stagionale), Eisfeld e Haberer.

Con 28 punti non può sentirsi ancora in salvo l’Arminia Bielefeld, asfaltato in casa 4-1 da un Friburgo sempre in scia del Lipsia nella corsa alla Bundesliga. La società della Red Bull intanto liquida la pratica Heidenheim ribaltando lo svantaggio grazie a Kaiser, Poulsen e Compper, difensore col vizio del gol.

Chi ha poco da chiedere è il Fürth che dopo la sconfitta di Norimberga torna alla vittoria superando l’Union Berlin 2-0.

Vincendo 2-0 a Sandhausen il Norimberga ha costretto il St. Pauli a giocarsi il tutto per tutto contro il Braunschweig per rimanere in corsa per il terzo posto e i pirati hanno riposto presente!

St. Pauli-Braunschweig 1-0 c

Nel catino del Millerntor la squadra è scesa un’altra volta con un prudente 4-4-2 ma che sembra rassicurare Lienen in una situazione d’emergenza. Rispetto alla vittoria di Duisburg rientra Ziereis al centro della difesa ad affiancare il giovane Keller, che dopo un’altra prova convincente dimostra di non essere nei radar della nazionale Svizzera per caso. La coppia di terzini è la collaudata premiata ditta Buballa-Hornschuh mentre come esterni di centrocampo tornano titolari Sobota a destra e Dudziak a sinistra. Il timone è ovviamente affidato a Rzatkowski coadiuvato da Alushi. Il tandem d’attacco è il confermato Verhoek-Thy.

Il primo affondo dei pirati lascia presagire un giusto approccio alla partita: sponda di Verhoek per Rzatkowski che lancia in profondità Sobota ma il destro del polacco esce di poco.

Dall’altra parte l’audace 3-4-3 del Braunschweig produce subito un brivido sulla nostra schiena con la girata di Kumbela che, pescato da Omladic, s’intrufola tra Hornschuh e Ziereis e per poco non ci punisce con un girata potente ma sballata.

Sul calcio di punizione di Omladic è Himmelmann a dover sbrogliare una situazione delicata con una respinta di pugni e un’attenta presa su un altro tentativo di Kumbela.

L’azione più bella dei braunweiss si materializza su un lancio di Rzatkowski, sponda area ispiratissima di Verhoek per Thy ma il suo sinistro sfiora il palo. Non c’è altro in questo primo tempo a parte un tentativo dalla distanza si Rzatkowski che raccoglie una respinta della difesa e alza troppo sopra la traversa.

“E’ stata una partita strana” – dirà a fine partita il ds Meggle – “il Braunschweig era sempre sull’attenti. Ma è anche una sorta di qualità vincere con solo un paio di occasioni. Tuttavia dobbiamo essere cinici in ogni partita”.

E’ vero, è stata una partita strana in cui forse hanno pesato le energie fisiche e mentali spese a Duisburg e probabilmente in un momento di difficoltà non si può proprio chiedere di più a una squadra che qualche mese fa aveva come obiettivo una salvezza tranquilla.

Dopo un quarto d’ora di nulla, Working Class Lienen comprende la stanchezza e inserisce Choi al posto di Thy dando minuti e fiducia a Verhoek. Il coreano ci prova subito con una fuga e un bel cross in mezzo sui cui Gikiewicz esce in maniera provvidenziale.

Ecco allora che ci prova il buon Jeremy Dudziak, giocatore visto troppo poco fin qui e desideroso di ritagliarsi un posto al sole, con un sinistro che dà l’illusione del gol a noi e ai 29.000 sugli spalti.

Il Brauschweig sembra venuto ad Amburgo per cercare un pareggio e il tentativo di uscire dal guscio si riduce a una conclusione del neo entrato Tietz su cui Himmelmann si esibisce in una parata di piedi molto vintage, forse ingannato da uno strano effetto del pallone.

Con le squadre lunghe e la spia della riserva accesa l’inerzia del match sembra portare a un inevitabile 0-0 che complicherebbe la rincorsa al terzo posto. All’82° però la dea bendata mette la mano nell’urna e decide che sarà il St. Pauli a portare a casa i tre punti.

John Verhoek dai 25 metri raccoglie le ultime forze e scaglia un mezzo collo esterno potente ma centrale, la palla schizza sul terreno e devia la traiettoria quanto basta a ingannare un distratto Gikiewicz: 1-0 e può iniziare la festa!

Chiosa finale di Himmelmann: “La cosa principale è aver vinto e non aver preso gol. Dobbiamo continuare a lavorare e cercare di mantenere la porta inviolata. Questo ci dà sicurezza”. A noi tu ne trasmetti parecchia Robin, uomo di poche parole e in questo caso sante. Adesso testa a lunedì e alla trasferta di Heidheneim.

St. Pauli-Braunschweig 1-0 b

Tabellino

St. Pauli – Eintracht Braunschweig 1-0

FC St. Pauli

Himmelmann – Hornschuh, Ziereis, Keller, Buballa – Sobota, Rzatkowski, Alushi, Dudziak (90° Deichmann) – Thy (59° Choi), Verhoek (85° Sobiech)
a disp. Heerwagen Rosin Kurt Picault
allenatore: Ewald Lienen

Eintracht Braunschweig

Gikiewicz – Correia, Decarli, Baffo (84° Hochscheidt) – Ofosu-Ayeh, Schönfeld, Boland, Reichel – Omladic (68° Khelifi), Holtmann – Kumbela (73° Tietz)
a disp.  Fejzic Sauer Pfitzner Matuschyk
allenatore: Torsten Lieberknecht

marcatore: 1:0 Verhoek (82°)
ammoniti: Choi, Sobota / Keiner
arbitro: Benjamin Brand (Bamberg)
stadio: Millerntor
spettatori: 29.271

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