Bagno di umiltà a Monaco

21/11/2015 Bundesliga |  Autore: Sergio Sorce

Bagno di umiltà a Monaco? In parte sì. Ma solo in parte perché il St. Pauli non è venuto in Baviera con la presunzione dei primi della classe. Nel primo tempo soprattutto ha mostrato il solito bel gioco, commettendo l’unico peccato di non passare in vantaggio nonostante due ghiottissime occasioni. Nella prima è stato bravo Eicher a mandare sul palo la conclusione ravvicinata di Sobota, angolata ma poco potente, innescato da una combinazione Choi-Thy. Nella seconda invece è stato Thy a divorarsi il vantaggio di testa imbeccato da uno spledido cross di Hornschuh.

Il Monaco 1860, squadra mediocre e completamente dipendente dalle ali Claasen e Wolf, si è visto solo dopo la mezz’ora con un primo pericolo portato da Liendl; sul susseguente angolo ci prova Claasen, che trova la carambola di un difensore braunweiss che per poco non beffa Himmelmann. Giocare da capolista ha sicuramente un altro peso nella testa e nelle gambe ma il St. Pauli, seppur meno affamato del solito, ha messo in campo il giusto piglio e una buona personalità. Per semplificare, come al bancone del pub, potremmo dire che oggi non è girata ma è giusto ammettere che la vittoria non è arrivata perché nell’intervallo siamo entrati nello spogliatoio pensando prima o poi qualcuno la risolve. In questa squadra fuoriclasse però non ci sono e dall’altra parte, soprattutto un formazione dalla classifica pericolante come il Monaco 1860, nessuno regala niente. E’ stupefacente come all’Allianz Arena, nonostante il terzultimo posto e un brutto avvio di campionato, ci siano 30.000 spettatori. Ma si sa, oggi è questo il calcio tedesco.

Succede così che al 53° Liendl accenda il pomeriggio bianco azzurro con un mezzo collo esterno da 25 metri che si infrange alle spalle di Himmelmann: 1-0. Nemmeno il tempo di riorganizzarsi che al 56° il giovane Wolf (anche l’Inter sulle sue tracce) confermi l’ottimo momento scappando in contropiede per servire Okotie che dal limite dell’area ha tutto il tempo di girarsi e pescare dal mazzo bavarese il secondo jolly: 2-0.

E’ un bolide che virtualmente chiude la partita nonostante manchi più di mezz’ora perché sul volto dei pirati non c’è lo sguardo di chi vuole riacciuffare il risultato. Lienen ci prova con un doppio cambio: fuori Maier, che non la prende benissimo, e Choi, bello sono a spot, per il rientrante Alushi e Dudziak. Tatticamente non cambia nulla ma gli innesti non riescono a cambiare l’inerzia di un match che, a dirla tutta, per poco non si conclude con un sonoro 3-0. Un risultato che sarebbe stato troppo severo ma con le squadre lunghe prima Kagelmacher al 68° e poi Liendl al 70° si divorano il tris.

La classifica cambia poco perché si avvicinano Sandhausen e Bochum (che dopo il pareggio casalingo con l’Union possiamo dire sia stato un fuoco di paglia) e rimaniamo a tre punti da quel traguardo chiamato paradiso. Dopo questi due schiaffoni non vorremmo essere nello spogliatoio lunedì mattina per sentire la stringliata di Lienen. O forse sì.

Quello che ci resta è il solito forza Sankt Pauli!

Monaco 1860-St. Pauli 2-0 b

Il pagellone

Himmelmann: gli arrivano due missili imparabili su cui non ha veramente colpa. Dev’essere brutto raccogliere due palloni nel sacco senza sporcarsi le mani tutto il pomeriggio. Voto 6: impotente

Hornschuh: a Francoforte, vista anche una classifica non di vertice, o sono masochisti o sono privi di gente che capisca di calcio. Come si fa a privarsi di un terzino così? Meglio non pensarci ed approfittare degli errori altrui. Voto 6,5: goduria

Sobiech: è vero Okotie trova uno spiraglio quasi impossibile ma ha troppa libertà per cercarlo . Voto 5,5: distratto

Ziereis: meglio di Sobiech, nel senso che sul 2-0 compie un recupero prodigioso. I gol non arrivano da errori suoi. Voro 6: scagionato

Buballa: che brutto cliente Claasen. Tutto, o quasi, quello che produce il Monaco passa dai suoi piedi. Nel primo tempo riesce a contenerlo poi la furia dell’avversario aumenta e viene schiacciato. Voto 5,5: sconfitto

Buchtmann: meno ispirato del solito. Fa il guardiaspalla di Rzatkowski ma in fase di costuzione stavolta non si vede mai. Voto 5: assopito

Rzatkowski: la partenza è ben augurante ma pian piano finisce per adeguarsi alla giornata storta dei suoi. Non trova soluzioni per mandare in porta i compagni. Non che là davanti si dannino l’anima. Voto 5,5: spuntato
(dal 73° Verhoek s.v.)

Sobota: è l’ultimo ad arrendersi e spesso si trova da solo contro un muro. Si becca un giallo per simulazione dopo una gran serpentina. Della serie le provo tutte. Voto 6: non mollare mai

Maier: non gradisce la sostituzione dopo i due schiaffoni ma fino a quel momento non aveva mostrato grossa vivacità. Anzi sembra giochi a nascondino. Voto 5: chi l’ha visto?
(dal 61° Alushi: non è una bella giornata per rientrare ma da oggi possiamo contare di nuovo su di lui. Voto 6: bentornato)

Choi: nel momento migliore del St. Pauli è sempre nel vivo dell’azione. Incostanza e imprecisione la fanno da padrona. Colpa dell’età e di una maturazione ancora da compiere. Voto 5,5: metti la cera togli la cera
(dal 61° Dudziak: non riesce ad entrare nel match ma non è tutta colpa sua. Voto 5,5: scarico)

Thy: è finito nella ultimate team di Fifa 16 dopo il poker al Fortuna Düsseldorf. Stavolta è al posto giusto nel momento giusto ma la mira è sballata. Si sa che il cinismo non è la su dote migliore e deve lavorarci. Non alla console. Voto 5: restart

Monaco 1860-St. Pauli 2-0 c

Il tabellino

TSV 1860 München

Eicher – Kagelmacher, Schindler, Yegenoglu, Neudecker – Degenek – Claasen (82° Mugosa), Adlung, Liendl, Wolf (74° Vollmann) – Okotie (89° Mulic)
A disp. Ortega Stahl Tattertshofer Lacazette
Cheftrainer: Benno Möhlmann

FC St. Pauli

Himmelmann – Hornschuh, Sobiech, Ziereis, Buballa – Rzatkowski (73° Verhoek), Buchtmann – Sobota, Choi (61° Alushi), Maier (61° Dudziak) – Thy
A disp. Heerwagen Kalla Gonther Nehrig
Cheftrainer: Ewald Lienen
marcatori: 1:0 Liendl (53°), 2:0 Okotie (56°)
ammoniti: Kagelmacher / Sobota
arbitro: Dr. Jochen Drees
spettatori: 30.100
stadio: Allianz Arena
 

 

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