Colpaccio a Karlsruhe!

03/08/2015 Bundesliga |  Autore: Sergio Sorce

Su questo campo due mesi fa si stava per consumare una festa per tutti i tifosi del St. Pauli ma una punizione di Diaz al 91°ha salvato l’Amburgo ricacciando il Karlsruher in purgatorio, almeno per un’altra stagione. Sarebbe stato bello stoppare quello spocchioso orologio che ci ricorda da quanto tempo i cugini ricchi siano in Bundesliga (unico club ad aver partecipato a tutte le edizioni) ma per vedere un derby in Zweite ci toccherà aspettare. Certo, sarebbe ancora meglio raggiungerli presto in Bundesliga!

orologio amburgo

Ma veniamo al presente. Oggi al Wildparkstadion sono i pirati di Amburgo a gioire, un St. Pauli di ben altra farina rispetto al Karlsruher ma che non si è fatto impastare da una corazzata allestita per aggredire di nuovo la scalata alla Bundesliga. La vittoria è il frutto di un’impostazione tattica ordinata e attenta in cui Lienen ha riproposto gli undici dell’esordio casalingo, non potendo contare su Kalla, ancora non al meglio, e il giapponese Miyaichi, stoppato almeno sei mesi dalla frattura al crociato anteriore.

Il consueto 4-2-3-1 ha visto Thy svariare su tutto il fronte offensivo per non dare punti di riferimento e aprire lo spazio agli inserimenti di Buballa e Sobota dagli esterni e di Maier dalla trequarti. Una nota su quest’ultimo: altro giocatore rispetto a quello visto contro l’Arminia e alle sbiadite prestazione di fine stagione. Nel primo tempo ha sparato un paio di bolidi dalla distanza mostrando di volersi ritagliare un ruolo da protagonista. Evviva, perché Lienen non sembra proprio voler passare al modulo a due punte.

Si è messa subito bene con la zuccata di Sobiech che al 10° si è avvitato sulla punizione di Alushi incornando alle spalle di Orlishausen: 0-1! Il vantaggio ha mostrato i miglioramenti nella gestione del risultato tanto che la reazione avversaria, disordinata e ansiosa, è arrivata prevalentemente da palla inattiva. Gonther ha perso Gordon in due occasioni e, mentre nella prima ci ha messo una pezza Alushi salvando sulla linea, nella seconda, sempre da calcio d’angolo, è arrivato il pareggio al 29°:1-1. Peccato perché il capitano ha macchiato una giornata per il resto perfetta.

Karlsrhuer-St. Pauli 2

Le note positive arrivano proprio da Alushi che ha filtrato alla grande davanti alla difesa col supporto di un instancabile Rzatkowski . Ecco, qui un’altra riflessione. Possibile che al momento non ci sia un altro in grado di far legna in mezzo al campo? E’ proprio necessario sacrificare il talento di uno dei pochi giocatori capaci di saltare l’uomo? Nessuno conosce la squadra meglio di Lienen e quindi la risposta è scontata. Dispiace solo non vederlo giocare dieci metri più avanti per sfruttare la sua capacità di creare superiorità numerica. In questo però che si vede il carisma di un allenatore che riesce a tirar fuori il meglio dai suoi chiedendo grossi sacrifici.

Per una volta siamo andati a braccetto col cinismo e al 40°, quando il primo tempo sembrava chiudersi in pareggio, Halstenberg ha pescato un jolly dal limite dell’area raccogliendo una respinta della difesa: 1-2! Una parabola sorprendente che lo stesso Lienen ha accolto scuotendo la testa come a dire ‘non ci credo’. Poco dopo Halstenberg, non contento, ha sfiorato la doppietta impegnando Orlishausen da lontanissimo.

Qui si è vista la maturazione di un gruppo che pochi mesi fa si sarebbe fatto raggiungere, implodendo al pensiero di strappare tre punti insperati, e che oggi invece sembra essersi scrollato la paura di vincere. E’ presto per trarre conclusioni ma se nel secondo tempo il Karlsruher ha prodotto una sola palla gol significa che la strada giusta è stata imboccata e anche nel finale, quando abbiamo spudoratamente dichiarato l’intenzione di barricarci, non sono arrivati pericoli.

Non servirà lasciare sassolini lungo la via ma guardare fiduciosi al futuro perché la rotta è stata tracciata e non ci resta che stare a vedere quanto al largo arriveranno i nostri pirati!

Karlsrhuer-St. Pauli 4

 

Il pagellone

Himmelmann: chiamato in causa una volta sola, esce tempestivamente per chiudere lo specchio a Hoffer e salvare il vantaggio. Quello del portiere è un ruolo di concentrazione oltre che di tecnica e lui ne ha da vendere. Voto 7: piatto ricco
Nehrig: riscatta l’esordio casalingo opaco. Non che ci volesse molto ma bisogna ammettere che l’avversario era ben più tosto dell’Arminia quindi giù il cappello. Voto 6,5: gagliardo
Gonther: la prestazione passa da ottima a buona per il pisolino sul pareggio. Nel gioco delle coppie perde Gordon e uno come lui non può permettersi certe amnesie. Voto 6,5: bacchettata
Sobiech: si fa infinocchiare da Hoffer a inizio ripresa ma è l’unico errore. Per capacità di inserimento non ha niente da invidiare a un puntero navigato. Seconda partita, altra ottima prestazione e primo gol stagionale. Voto 7,5: chi ben comincia…
Halstenberg: il suo è un gol pesante come un macigno. Disegna una traiettoria alla Del Piero con il piede “sbagliato” e poco importa che se lo dovesse riprovare altre cento volte non riuscirebbe a ripeterlo. Voto 8: Pinturicchio
Alushi: ecco un altro che ha cambiato pelle rispetto a settimana scorsa. Impreziosisce la gara con l’assist a Sobiech e un salvataggio sulla linea. Chi ha letto la pagella contro l’Arminia capirà. Voto 6,5: 360 all’alba
Rzatkowski: fisico da trequartista, piedi buoni e sveltezza di gambe. Perché confinarlo al ruolo di protettore davanti alla difesa? Eppure Lienen sembra aver trovato le parole giuste per convincerlo perché si sfianca senza pause fino al novantesimo. Voto 6,5: rispetto
Buballa: rubando il termine ai motori non è ancora ‘entrato in coppia’ ma si limita a proteggere la difesa garantendo raddoppi continui a Nehrig e vista la caratura dell’avversario va bene così. Voto 6: rodaggio
Sobota: vedi sopra. Nel senso che non trova quasi mai lo spunto per far male ma si preoccupa della fase difensiva. Cala alla distanza. Voto 6: guardingo
(dal 62° Kalla: rileva il polacco per curare l’avanzata del Karlsruher e non si può dire che non la contenga. Voto 6: risorsa)
Maier: è l’uomo in più. Finalmente trova lo spazio fra le linee utile a creare grattacapi agli avversari e a sostenere Thy. Piede caldo dalla distanza ma si mangia il gol della tranquillità. Fa sparire il pallone nei pressi dell’area guadagnando punizioni pericolose. Voto 7: illusionista
(dal 72° Choi: si danna l’anima alla ricerca di palloni per far respirare la squadra e nel finale sbaglia il possibile 1-3. Voto 6: zanzara)
Thy: quanto si sbatte questo ragazzo? Esce vincitore dalla lotta coi centrali avversari e trova pure il tempo di mandare in porta Maier e Choi. Meriterebbe il gol ma esce tra gli applausi gonfi di gratitudine…che non è male. Voto 7: mastino
(dal 82° Ziereis: entra per alzare la trincea ma non è chiamato a un gran lavoro. S.V.)

Karlsrhuer-St. Pauli

 

Tabellino

Karlsruher SC – FC St. Pauli 1-2

Karlsruher SC
Orlishausen – Dehm, Gordon, Gulde, Kempe – Barry (57° Torres), Meffert, Krebs, Nazarov (46° Sallahi) – Hoffer (70° Köpke), Hennings
A disp. Vollath Stoll Peitz Mehlem
Allenatore: Markus Kauczinski

FC St. Pauli
Himmelmann – Nehrig, Sobiech, Gonther, Halstenberg – Rzatkowski, Alushi – Sobota (62° Kalla), Maier (72° Choi), Buballa – Thy (82° Ziereis)
A disp. Heerwagen Litka Budimir Verhoek
Allenatore: Ewald Lienen

Marcatori: 0:1 Sobiech (10°), 1:1 Gordon (29°), 1:2 Halstenberg (40°)
Ammoniti: Kempe, Dehm, Gordon  / Gonther, Halstenberg
Arbitro: Benjamin Brand
Stadio: Wildparkstadion
Spettatori: 21.899

 

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