Partenza falsa!

26/07/2015 Bundesliga |  Autore: Sergio Sorce

Confermare in blocco una squadra che si è salvata all’ultima giornata di per sé è già un rischio, se in più ci aggiungiamo che è partita la spina dorsale del centrocampo (Koch e Daube) e che l’unico innesto è la scommessa di un parametro zero scartato dalla Premier, beh allora il quadro è abbastanza critico. Senza drammatizzare, perché dopo una giornata non è proprio il caso, va detto però che lo spettacolo andato in scena al Millerntor non è stato per nulla confortante. Diciamo inversamente proporzionale a quello sugli spalti.

L’Arminia, che la stagione scorsa ha dominato la Liga 3, è venuto ad Amburgo col chiaro intento di coprirsi ma quando nel finale il fiato dei pirati si è fatto corto ha sfiorato due volte il vantaggio. Ci ha pensato il solito Himmelmann a tenerci vivi con due interventi prodigiosi: un tuffo sul colpo di testa di Junglas e un’uscita a valanga per chiudere lo specchio a Mast. Lucida analisi di Lienen che ha vissuto un derby del cuore visti trascorsi da giocatore e allenatore sulla panchina dell’Arminia: ”Siamo stati troppo dietro negli ultimi minuti permettendo all’Arminia di venir fuori. Ci sono state tre situazioni in cui Robin è stato decisivo e alla fine dobbiamo essere contenti del punto”.

St. Pauli-Arminia 5

Non sono state le uniche palle gol create dagli ospiti perché bisogna aggiungere la splendida ripartenza confezionata a metà del secondo tempo e conclusa da Müller con un colpo di testa troppo debole da ottima posizione.

L’attaccante dell’Arminia nel primo tempo si era bevuto Nehrig prima di servire un gran pallone in mezzo sventato da Gonther.

E noi? Noi siamo ripartiti da dove ci eravamo lasciati sia come modulo (4-2-3-1) sia come uomini, con l’unica eccezione di Nehrig terzino destro al posto di Kalla ancora non al meglio. Le note positive arrivano dalla coppia Sobiech-Gonther, davvero impeccabili sui tanti palloni buttati in mezzo dall’Arminia, e da Sobota, migliore in campo e autore di un assist al bacio per Thy che, a botta sicura, ha trovato la deviazione di un difensore a negargli il gol. E’ stata l’unica vera palla gol dei pirati se si esclude il colpo di testa di Sobiech servito da Alushi. Poco, troppo poco per meritarsi una vittoria che a conti fatti avrebbe meritato di più l’Arminia.

Va rivisto qualcosa, e va rivisto subito, soprattutto in fase offensiva dove per lunghi tratti abbiamo avuto spazio per far male, uno spazio occupato però spesso dal solo Lennart Thy.

Kalla in mixed zone sottolinea l’atmosfera di un Millerntor magico e finalmente ultimato: “E’ stata una grande sensazione giocare nello stadio completamente ristrutturato. Sono felice di poter giocare qui e spero di farlo in futuro”. Poi tornado sul match dichiara: “Alla fine è stato un pareggio giusto. Abbiamo fatto abbastanza bene ma soprattutto siamo in grado di costruire cose buone per il futuro”.

Cosa aggiungere? Speriamo!…E forza St. Pauli!

St. Pauli-Arminia 3

Il pagellone

Himmelmann: avete presente quel personaggio che si allungava e accorciava a seconda dell’esigenza? Cercate il cartone su youtube e rivedrete le parate che ci hanno tenuto a galla. Voto 8: tiramolla
Nehrig: esce tra gli applausi di un generoso Millerntor ma la prestazione è tutt’altro che convincente. Müller gli fa imboccare un tunnel dal quale esce solo dopo la sostituzione. Voto 5: buio
(dal 72° Kalla: fisicamente non al meglio, entra nel momento più delicato e arranca di fronte al coraggio dell’Arminia. Lui come personaggio ricorda il lupo de ‘La spada nella roccia’. Voto 5,5: affanno)
Sobiech: d’accordo, ha sulla testa una buona palla gol ma non può sempre pensarci lui a risolvere le partite visto che il mestiere di difensore lo svolge in maniera impeccabile. Voto 6,5: affidabile
Gonther: l’anticipo su Klos nel primo tempo ha del miracoloso. Si becca un giallo in avvio che un po’ lo condiziona ma spicca per concentrazione e puntualità. Voto 6,5: svizzero
Halstenberg: ci ha abituati troppo bene per grande propulsione e un sinistro educato ma non è ancora al top. Avrebbe anche una punizione golosa dal limite che non sfrutta ma dietro niente da dire. La forma verrà. Voto 6: prospettiva
Alushi: Spiace dirlo ma Koch e Daube erano un’altra cosa. Parlare degli assenti non serve quindi coraggio perché in questa stagione deve caricarsi molte responsabilità. Speriamo sia all’altezza della missione perché per ora non ci siamo. Voto 5,5: 365 all’alba
Rzatkowski: la capacità di inserirsi non gli manca ma il lavoro in mediana gli fa perdere lucidità come quando Thy lo mette in condizione di calciare e il risultato è un sinistro sbilenco. Voto 6: sacrificio
Sobota: migliore in campo per inventiva e brillantezza. Confeziona la palla gol migliore dei nostri facendo ammattire tre avversari. Non ha i 90 nelle gambe purtroppo. Voto7: funambolo
(dal 66° Choi: venti minuti abbondanti di nulla, o quasi. Voto 5,5: spaesato)
Buballa: ha chiuso la stagione alla grande ma si è ripresentato scarico. Protagonista della falsa partenza che ci auguriamo sia figlia solo di un ritardo di condizione. Voto 5: nebbia
(dal 70° Verhoek: entra per dare una scossa ma non ci riesce anche perché di palloni giocabili ne arrivano ben pochi. Uno ci sarebbe in verità ma non riesce ad addomesticarlo con uno stop a seguire che lo avrebbe mandato in porta. Voto 5,5: rimpianto)
Maier: si guadagna due punizioni dal limite con un gran gioco di gambe ma alla fine sono due nei in una prestazione opaca. Dovrebbe assistere meglio il povero Thy o quantomeno provarci. Voto 5: sottotono
Thy: La distanza fra lui e i compagni in certi momenti è avvilente. Peccato perché sembra ispirato. Un paio di assoli e un mezzo gol mangiato. Una preghiera: non ripetiamo l’errore di lasciarlo da solo abbandonato al proprio destino. Voto 6,5: cast away

St. Pauli-Arminia

Tabellino

FC St. Pauli – Arminia Bielefeld 0-0

FC St. Pauli Himmelmann – Nehrig (72° Kalla), Sobiech, Gonther, Halstenberg – Alushi, Rzatkowski – Sobota (66° Choi), Maier, Buballa (70° Verhoek) – Thy
A disp. Heerwagen Ziereis Litka Rosin
Allenatore: Ewald Lienen

Arminia Bielefeld Hesl – Dick, Börner, Salger, Schuppan – Junglas, Schütz, Behrendt (46° Hemlein), Görlitz (73° Mast) – Müller – Klos
A disp. Davari Hornig Burmeister Ulm Nöthe
Allenatore: Norbert Meier

Ammoniti: Gonther, Kalla / Salger
Arbitro: Wolfgang Stark
Stadio: Millerntor
Spettatori: 29.546

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