Philipp Tschauner – Il meglio deve ancora venire

17/11/2014 FC St. Pauli |  Autore: Carlo Ghio

Tschauner

Tschauner

di Sergio Sorce

Un vecchio allenatore del calcio di periferia, tanto sconosciuto quanto vincente, prima di accettare l’incarico chiedeva sempre chi fossero portiere e attaccante.

Ecco, se le fondamenta di una squadra si costruiscono tra i pali, si può dire con certezza che Philipp Tschauner, a parte la brutta partita di sabato scorso, stia facendo ampiamente il suo dovere.

La prima vittoria stagionale passa soprattutto dalle sue mani. In casa col Sandhausen ha protetto il pareggio con tre miracoli fino alla liberatoria rete di Sobiech. Nel secondo intervento su Gartner ci sono tutte le qualità di Philipp: capacità di leggere l’azione, tecnica e reattività.

Nonostante l’altezza (1,96 m) dà il meglio si sé nelle uscite basse e nelle conclusioni ravvicinate, in cui  mostra tutto il suo istinto.

Per il giochino dei difetti gli tiriamo le orecchie per qualche incertezza sui calci piazzati, ma l’esperienza (classe 85′) e il fisico fanno di lui un portiere di sicuro affidamento.

Nato a Schwabach, in Franconia, entra presto in un settore giovanile importante percorrendo tutta la trafila a Norimberga, città che però gli dà solo un assaggio del calcio che conta (1 presenza) e preferisce farlo crescere nella seconda squadra, prima di cederlo definitivamente al Monaco 1860.

In Baviera Tschauner si mette in luce guadagnando nove convocazioni con l’Under 20 e una con l’under 21.

Tra il 2006 e il 2011 colleziona 49 presenze in prima squadra alternate da 40 col Monaco 1860 II.

A 26 anni è in cerca di consacrazione e, mentre nessuno sembra credere in lui, il St. Pauli bussa alla porta offrendogli una maglia da titolare.

Da qui non si è più mosso e la sua crescita fa pensare che, raggiunta la piena maturità, abbia riservato i colpi migliori per i cannoni dei pirati!

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