Marc Rzatkowski – a scuola di volo

13/10/2014 FC St. Pauli |  Autore: Carlo Ghio

Rzatkowski

Rzatkowski

 

Approfittando della pausa per gli impegni della nazionale tedesca (peraltro clamorosamente sconfitta in Polonia), andiamo a conoscere meglio uno dei giocatori più interessanti del St. Pauli: Marc Rzatkowski, giovane centrocampista tedesco di chiare origini polacche.

di Sergio Sorce

Attilio Lombardo è come pendolino che esce di stazione” – così il grande Vujadin Boskov definì la sua ala destra. Oggi quei numeri 7 non ci sono più, quelli che aravano la fascia e mettevano il cross sulla linea di fondo, quelli amati dalla gradinata per i dribbling e il sacrificio di novanta minuti. Fernando Acitelli ha raccolto le storie di 185 calciatori nel libro intitolato “La solitudine dell’ala destra”, esaltando un ruolo in bilico perennemente tra unicità e follia.

Chilometri percorsi spesso a vuoto, con la necessità di conciliare polmoni, velocità, fatica e  piedi buoni. Un ruolo così originale da imporre anche fuori dal campo uno stile sopra le righe e così Gigi Meroni e George Best infiammarono i cuori dei tifosi anche fuori dal campo. Passeggiare per Torino con una gallina al guinzaglio o ingannare le notti nei club di Manchester era forse un modo per esorcizzare il peso di un talento troppo grande da sopportare. Oggi con le squadre che giocano in 30 metri gli esterni sono per lo più duecentisti con le scarpe da calcio e così ad accendere le partite ci sono Bale e Cuadrado. C’est la vie. Intendiamoci il calcio è cambiato ma fino a un certo punto e così anche a St. Pauli possiamo rivedere in Marc Rzatkowski un furetto raro nel suo genere. Innanzitutto perché è capace di giocare indifferentemente su entrambe le fasce e poi per le qualità offensive che lo rendono utile anche come trequartista.

Classe 90’ muove i primi passi nel SV Lagendreer 04 una società satellite del Bochum nel distretto est della città. Nel 1998 entra a far parte del VfL Bochum dove segue tutta la trafila giovanile fino ad approdare alla seconda squadra. Qui si mette in luce segnando 8 gol in 32 apparizioni alla sua prima esperienza e la stagione successiva colleziona 4 presenze in Bundesliga 2 e il primo gol da professionista segnando il 3-0 al Paderborn. A questo punto il Bochum decide di mandare il ventenne prodotto di casa a farsi le ossa in Liga 3 all’Arminia Bielefeld. Qui trova una maglia da titolare che onora con continuità e qualità. A fine stagione 38 presenze e 4 gol per lui. Con questa dote torna a Bochum e in ritiro convince i suoi dirigenti a trattenerlo. Il bilancio della stagione 2012/2013 sarà positivo: 25 presenze e 3 gol in Bundesliga 2, 4 presenze e un gol in Coppa di Germania. La continuità, la vena realizzativa, le qualità offensive attirano l’attenzione del St. Pauli e questa è la seconda stagione da protagonista coi pirati.

Baricentro basso (171 cm) e mancino imprevedibile fanno di lui una preziosa pedina d’attacco, sia per il coraggio con cui cerca la rete sia per la capacità di servire i compagni. Definirlo ala forse è riduttivo ma diciamo che sta studiando per prendere in fretta il brevetto di volo!

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