La zona Cesarini non ci è amica

28/02/2011 Bundesliga |  Autore: Carlo Ghio

Una partita brutta, povera di emozioni che si decide ad un minuto dalla fine, lanciando l’Hannover sempre più in alto, in piena zona Champions ed un St.Pauli che incappa nel secondo stop consecutivo dopo la gioia del derby. Così si può sintetizzare la partita di sabato al Millerntor.

Il St.Pauli partiva abbastanza bene, creando la prima occasione al 12′ con Jan-Philipp Kalla che, su invito di Kruse, andava a tirare dalla sinistra impegnando il portiere Zieler senza troppe difficoltà. Tre minuti più tardi erano gli ospiti ad andare vicinissimi al vantaggio quando un gran tiro dalla distanza di Lars Stindl superava Kessler ma si andava a stampare sul palo a sinistra del portiere braunweiss. I tifosi del Millerntor tiravano un sospiro di sollievo.

Di lì in poi non succede più nulla fino al 41′ quando un tiro di Matthias Lehmann viene neutralizzato senza problemi. Si va quindi al riposo sullo 0:0 e con pochissime emozioni, al di fuori del palo di Stindl.
La ripresa inizia con un contropiede pericoloso dell’Hannover: Schlaudraff avanza pericolosamente sulla sinistra ma il suo tiro viene respinto coi piedi da Kessler, la palla si alza a campanile in mezzo all’aera dove Mohammed Abdellaoue tenta un improbabile stop al volo con rovesciata che va a finire tranquillamente tra le braccia di Kessler.

Di lì in poi non succede più praticamente niente. L’unico, vago, sussulto del St.Pauli è un’azione di Asamoah sulla destra con cross in mezzo per nessuno.
Si arriva quindi stancamente all’88’ quando l’Hannover usufruisce di un calcio di punizione diretto dalla lunghissima distanza. Sul pallone va Sergio Pinto che calcia benissimo nell’angolino alla destra di Kessler che però si supera in tuffo andando a deviare in calcio d’angolo.

Purtroppo proprio da quel calcio d’angolo, nell’ultimo minuto di gioco, arriva il gol degli ospiti: è ancora Pinto a calciare dalla bandierina per la testa di Christian Schulz che è molto bravo ad insaccare sul primo palo alle spalle di Kessler. E’ 0:1 e non c’è nemmeno il tempo di provare a pareggiare. Poteva tranquillamente finire 0:0 e forse sarebbe stato il risultato più giusto, visto lo spettacolo pressoché nullo visto sul campo del Millerntor.

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